Parte oggi, venerdì 16 settembre, la nuova edizione del Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo dedicato al tema Natura.
La problematica religiosa, al solito, gode di una attenzione particolare ed è trasversale a tutti gli interventi. Il tema stesso lo impone. Come si fa a parlare di natura senza scomodare lo spirito?
Nel seguito, una nuova presentazione.
Come già annunciato in una nostra breve precedente il tema del Festival Filosofia di Modena Carpi e Sassuolo che si svolge dal 16 al 18 settembre 2011 è “Natura”.
Il tema sarà coniugato per il tramite di numerose e prestigiose lezioni magistrali (in primis quella di Remo Bodei, curatore scientifico della manifestazione, in compagnia con filosofi del calibro di Nancy, Cacciari, Galimberti, Ferraris, De Monticelli, Augé, Severino, Bauman, Reale, Boehme, Sloterdijk,etc).
Ci saranno anche di scienziati: un nome per tutti, Edoardo Boncinelli. Figure carismatiche come Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose e Vandana Shiva, la paladina da sempre di un rapporto corretto tra uomo e natura.
Lezioni magistrali, ma non solo. C’è una robusta cornice di attività collaterali: mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche (quest’ultimo un appuntamento da non mancare, curato con maestria dal filosofo Tullio Gregory in collaborazione con i migliori ristoranti delle tre cittadine promotrici della manifestazione).
La problematica religiosa, al solito, gode di una attenzione particolare ed è trasversale a tutti gli interventi. Il tema stesso lo impone. Come si fa a parlare di natura senza scomodare lo spirito?
Per la parte più propriamente “religiosa” ci sono almeno quattro lezioni che occorre ricordare:
Jean-Robert Armogathe, directeur d’études di Storia delle idee religiose all’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi. Storico cofondatore della rivista “Communio”. Terrà una sua particolare lettura delle Meditazioni metafisiche di Cartesio. Quella di Enzo Bianchi, di cui si è già detto: parlerà del Pane della terra. Ma si sa quanto sia naturale per il monaco di Bose coniugare il pane quotidiano con le più profonde istanze religiose dell’uomo di tutti i tempi. Con Roel Stercky, professore a Cambridge, faremo un salto nel mondo spirituale cinese antico. Il titolo emblematico: Energia vitale. Infine Vincenzo Paglia, vescovo di Terni. Un prelato eterodosso. Più vicino allo spirito giovanneo del cattolicesimo che a quello istituzionale e diplomatico della chiesa ufficiale. Titolo della sua lectio magistralis: Salvaguardia del creato.
Sarà dunque particolarmente interessante partecipare questo anno alla agorà filosofica del festival e vedere cosa ne uscirà fuori dai contributi dei tantissimi relatori e dalle spesso interessanti discussioni, sempre e comunque molto appassionate, tanto da far pensare a chi vi assiste di appartenere per incanto a una piccola ma battagliera comunità filosofica.
Per chi vuol saperne di più:
www.festivalfilosofia.it
15 settembre 2011
Giuseppe Picone